Sostenibilità al Bar #2: DIMINUIRE, AZZERARE, ANDARE IN NEGATIVO

3 min

Ci siamo lasciati la scorsa volta con una bomba a mano: abbiamo infatti capito che i nostri bar non sono veramente ecosostenibili. Se ti sei perso l’articolo, clicca qui e leggilo prima di proseguire.

Anche se abbiamo tolto le cannucce di plastica, abbiamo abolito l’usa e getta (anche compostabile), recuperiamo gli scarti, azzeriamo gli sprechi, produciamo CO2e e ne produrremo sempre di più perché, per guadagnare di più, dobbiamo produrre di più e producendo di più, inquiniamo di più. 

Prima di proseguire, come sempre un ringraziamento a Rum Diplomatico e Compagnia dei Caraibi con cui ho collaborato per la redazione di questo articolo. Entrambe le aziende sono infatti particolarmente attente alla sostenibilità ambientale.

Come sappiamo la CO2e è responsabile del riscaldamento globale, fenomeno che se non blocchiamo farà drasticamente cambiare il nostro stile di vita (nella migliore delle ipotesi) o ci farà estinguere (nella peggiore). Il problema non è del Mondo, il problema è nostro. Una volta che ci saremo estinti, il Mondo si riprenderà. Noi no.

Come promesso la scorsa volta, in questo post andiamo a parlare di 3 concetti fondamentali legati alla produzione di anidride carbonica.

Diminuire le emissioni di CO2

Diminuire le emissioni di CO2 è la cosa più facile che possiamo fare e, molti di noi, hanno già iniziato a farlo (per fortuna).

Diminuire le emissioni vuol semplicemente dire che se oggi il nostro bar produce 100kg di CO2e al giorno, domani, andando ad attuare una serie di comportamenti virtuosi, possiamo ridurre di 20-30-50 kg al giorno la produzione (i numeri non sono reali, sono numeri per far capire il concetto).

C’è comunque un problema.

Il problema è che anziché produrre 100kg di CO2 ne produciamo 50 e non 0. 

Provate ad immaginare il Mondo come un lavandino e l’acqua come la CO2. Aprite il rubinetto a tutta forza e il lavandino si riempirà velocemente. Anche se andate a chiudere parzialmente il rubinetto, il lavandino si riempirà comunque, ci vorrà solo un po’ più tempo. Quando il lavandino sarà pieno, tracimerà e saremo fritti.

Riducendo quindi la CO2 emessa abbiamo un impatto ambientale più basso, ma abbiamo comunque un impatto ambientale.

Purtroppo, questo poteva essere sufficiente 30-40 anni fa quando il discorso dell’ambiente iniziava a venire timidamente fuori, ma oggigiorno è troppo tardi.

Ribadisco ancora una volta: non vi sto dicendo che ridurre non serve. Vi sto semplicemente dicendo che oggi non basta, bisogna fare di più.

Comprare le cannucce di carta e riutilizzare gli scarti non vi rende ecosostenibili. Bisogna fare di più

Un altro motivo per cui ridurre le emissioni non basta è perché siamo sempre di più nel Mondo (tante persone che consumato poco = poche persone che consumano molto) e perché la nostra economia per funzionare ha bisogno di crescere. Inoltre, è un diritto di tutte le persone poter vivere come noi, quindi la produzione di CO2 non farà che aumentare, anche se, singolarmente, proviamo a ridurre.

Azzerare le emissioni di CO2

Allo stato attuale, non è possibile azzerare le emissioni di CO2e.

Non si può perché, come abbiamo visto, ogni cosa che facciamo produce CO2e.

Non si può perché si bloccherebbe tutto. Dovremmo rinunciare a praticamente ogni cosa che facciamo/compriamo. E non dico rinunciare al superfluo, dico rinunciare anche a molte cose necessarie.

Poiché non possiamo azzerare le emissioni, dobbiamo compensare le emissioni. Diventare cioè carbon neutral.

Compensare le emissioni vuol dire che se produco 100 kg di anidride carbonica al giorno, devo sottrarre dall’atmosfera i 100 kg che ho emesso.

Ovviamente questo ha un costo economico, quindi, prima di compensare le emissioni bisognerebbe fortemente ridurle. Capite bene che compensare 50 kg di CO2 è meno costoso (e più facile) di compensarne 100.

Compensare in toto le nostre emissioni sarebbe già un enorme passo avanti. Ovviamente dovremmo farlo tutti e dovrebbe essere una cosa globale. Il problema è che probabilmente anche questo non basta.

Perché non basta? Perché nel momento in cui saremo carbon neutral, nell’atmosfera avremo emesso ormai talmente tanta CO2 che oltre smettere di produrla, dovremmo anche togliere un po’ di quella emessa.

Essere a emissioni negative

Questa è la soluzione: fare in modo che la CO2 emessa ogni anno sia meno di quella che riusciamo a togliere dall’atmosfera.

Se ancora siamo molto lontani (a livello globale) anche solo dal compensare la CO2 prodotta, andare ad emissioni negative è, al momento, un’utopia (ma lo dovremo fare).

Vi faccio notare che ho detto a livello globale. A livello personale, famigliare, aziendale invece è fattibile sia compensare totalmente, sia andare in negativo (almeno in teoria).

Chiaramente ha un costo.

Nel prossimo post di parlerò della differenza tra spreco e scarto. Abbiate ancora un po’ di pazienza, il prossimo post sarà l’ultimo teorico di questa serie.

Buona miscelazione,
Giovanni

Autore

  • Giovanni Ceccarelli

    Sono l'ideatore e coordinatore del blog e del progetto Cocktail Engineering. Per pagarmi gli studi universitari dal 2007 ho iniziato a lavorare come bartender in diversi locali tra Pesaro, Fano e la Riviera romagnola. Nel 2010 mi sono laureato in Ingegneria Energetica (ben presto ho capito che questa non era la mia strada). Dal 2011 sono docente in Drink Factory nei corsi di Miscelazione Avanzata e Preparazioni Home made. Dal 2013 al 2016 ho scritto di scienza e cocktail sulla rivista BarTales. Nel 2016 ho aperto questo blog e lavoro come consulente per Vargros per il quale seleziono spezie ed altri ingredienti.

Autore
Giovanni CeccarelliDivulgatore, docente, consulente

Abbiamo parlato di

Powered By MemberPress WooCommerce Plus Integration

Invite & Earn

X
Signup to start sharing your link
Signup

Available Coupon

X
error: ATTENZIONE: Tutti i contenuti del sito sono protetti da copyright ©